Villa Greppi-Gonzaga a Olgiate Olona è una dimora storica sorta su una precedente villa seicentesca. Fu costruita negli anni Cinquanta del Settecento per volere del marchese Giovanni Paolo Molo e passò prima ai baroni Castelli e poi, nel 1820, al conte Alessandro Greppi. Alla morte del conte, la moglie Isaura Saulx Tavanes si occupò di realizzare diverse modifiche al palazzo e al parco, che popolò di abeti, querce e in cui collocò anche un orto. L’eleganza dell’esterno del palazzo, caratterizzato da una facciata neoclassica con un enorme timpano e un lungo balcone sorretto da colonne doriche, si rispecchia anche all’interno, nelle vaste sale affrescate in cui trovavano posto la biblioteca e le collezioni di quadri e di reperti naturali. La Villa possiede anche una cappella privata, in stile neogotico, dedicata al Santo Crocifisso. Alla morte della duchessa Isaura e della figlia Luisa la dimora venne ereditata dai nipoti Luigi ed Emanuele Gonzaga. Quest’ultimo, all'inizio del Novecento, decise di trasferirsi e di vendere l’edificio, che fu acquistato privo di arredi nel 1905 dalla Congregazione delle Pie Signore della Presentazione di Como, che vi aprì il Collegio Gonzaga per ragazze. Nel 1918 il Comitato dell'Opera di Prevenzione Antitubercolare Infantile (O.P.A.I.), guidato dalla ex crocerossina Clotilde Cavalli, entrò in possesso della proprietà e fino agli anni ’70 del Novecento si occupò di assistere bambini affetti da diverse patologie. Nel 1976 gli immobili dell'O.P.A.I. vennero alienati al Comune di Olgiate Olona; al posto dell’O.P.A.I. il nuovo proprietario collocò nella villa parte del Municipio, le scuole elementari Ferrini, la biblioteca comunale, una casa di riposo, una cooperativa, il campo di atletica leggera e un grande parco pubblico. Le restanti parti dell'edificio sono oggi abbandonate. Alcune sale della villa sono decorate da dipinti a tempera, realizzati nel 1936 dal noto disegnatore e illustratore sanremese Antonio Rubino, uno tra gli autori di punta de Il Corriere dei Piccoli. Vicino a Clotilde Cavalli, Rubino si prestò volentieri a rallegrare gli ambienti della villa con i protagonisti delle fiabe, animali e personaggi buffi. La Sala Alba della Villa, decorata da Rubino, è stata recentemente restaurata e riaperta al pubblico; tuttavia anche il resto della Villa necessiterebbe di restauri e valorizzazione, motivo per cui il luogo è stato votato al censimento.